Lasciati rivitalizzare dalla natura: scopri i benefici della biorivitalizzazione per una pelle luminosa e giovane!

Biorivitalizzazione: un nome bellissimo che suggerisce molto bene il suo contenuto! Si tratta di un trattamento di medicina estetica revitalizzante per la cute, che vuole reidratare in maniera profonda l’epidermide, andando altresì a stimolare la naturale produzione di collagene ed elastina attraverso piccole (e del tutto indolori!) iniezioni di acido ialuronico.

La biorivitalizzazione è spesso confusa in maniera erronea con il bio-filler; dico così perché la finalità è molto diversa rispetto a un’iniezione di acido ialuronico standard. Lo scopo delle sedute di biorivitalizzazione, infatti, non è per niente quello di “riempire” l’area interessata dalle micro-iniezioni, o di modificare i connotati di una parte del viso, bensì quello di stimolare e mantenere attivi alcuni processi naturali già in atto nell’organismo.

Quali sostanze si impiegano per la biorivitalizzazione?

Come ho anticipato all’inizio di questo articolo, i trattamenti di biorivitalizzazione fanno ricorso in maniera preponderante all’acido ialuronico che, come molti di voi già sapranno, è un elemento naturalmente contenuto nel tessuto epidermico, principale responsabile della bellezza, della compattezza e della tonicità della pelle. 

Insieme all’acido ialuronico, le iniezioni biorivitalizzanti contengono altre sostanze benefiche e preziose per la cute che, operando in sinergia, favoriscono il suo naturale benessere. Tra queste, ricordo le seguenti: 

  • vitamine A, B3, B5, B6, B12, C, E;
  • sali minerali;
  • aminoacidi;
  • sostanze ad azione antiossidante.

Biorivitalizzazione: particolari indicazioni 

Lo scopo essenziale della biorivitalizzazione è – abbiamo detto – quello di contrastare il normale invecchiamento della pelle e i relativi effetti collaterali sui tessuti. Queste peculiarità consentono alla biorivitalizzazione di essere utilizzata in modo molto efficace per la cura degli inestetismi cutanei, come delle cicatrici. La stimolazione alla rigenerazione dermica induce infatti i fibroblasti del tessuto cicatriziale a sintetizzare nuovo collagene ed elastina, aiutando il processo di guarigione.

Nel complesso, comunque, la biorivitalizzazione è indicata per:

  • trattare le rughe e le cicatrici;
  • ripristinare l’elasticità e il tono cutaneo;
  • contrastare il photoaging causato dall’esposizione prolungata a raggi UV.

Tutto quel che vi è da sapere sulla procedura di biorivitalizzazione

La biorivitalizzazione rappresenta un trattamento estetico non permanente, ma in grado di garantire risultati graduali e molto naturali, andando nel contempo a contenere l’insorgere di sgradevoli inestetismi, quali le prime rughe, e a rendere più tonica ed elastica una pelle ormai matura senza alterare per questo i tratti fisiognomici del paziente.

Sul piano pratico, la procedura di biorivitalizzazione si effettua sempre in regime ambulatoriale, e consiste in micro-iniezioni a livello dermico, effettuate per mezzo di aghi sottilissimi o piccole cannule. È possibile anche somministrare un leggero anestetico locale, per cui intendo una crema topica, così da rendere il procedimento del tutto indolore. 

Per quanto attiene alle sedute, per avere effetti pienamente soddisfacenti, occorre ripeterle a distanza di almeno venti giorni, per un ciclo totale di almeno tre sedute. In ogni caso, è un aspetto da discutersi con il proprio medico, poiché varia da persona a persona. 

Una singola seduta di biorivitalizzazione ha una durata irrisoria, che va dai 10 ai 20 minuti. Dopo la procedura, è facile che si presentino rossori e piccoli edemi, destinati però a riassorbirsi nel giro di poche ore.

Come già ho già messo in luce in precedenza, la biorivitalizzazione è da considerarsi un validissimo stimolo alla naturale produzione di acido ialuronico della pelle; va da sé che solo grazie alla ripetizione del trattamento nel tempo si potrà garantire un nutrimento costante e benefico alle cellule dell’epidermide.

Biorivitalizzazione: ulteriori consigli e qualche avvertimento

I trattamenti di biorivitalizzazione, se ripetuti con cadenza regolare, riescono ad assicurare a chi li sceglie un incarnato molto più giovane, tonico, disteso e radioso, con un risultato del tutto naturale. 

Considerando la sua natura temporanea e non invasiva, se si desidera raggiungere un effetto molto più evidente e duraturo, si può prendere in considerazione l’idea di abbinare la biorivitalizzazione ad altre procedure di chirurgia estetica, come per esempio il lifting o la blefaroplastica.

Sebbene la biorivitalizzazione non presenti effetti collaterali rilevanti, è sempre opportuno consultarsi con il proprio medico prima di prenotare una seduta. In linea di massima, comunque, è un trattamento sconsigliato solo in presenza di infezioni cutanee o di malattie infettive e autoimmuni.

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