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Lo sguardo – si sa – è bene o male un elemento sempre cruciale: si tratta, infatti, del più potente strumento di comunicazione di cui disponiamo, quasi fosse una password per fare breccia negli altri. Non per niente si dice che “ci si intende con gli occhi”, che “è bastato uno sguardo” ecc.
Dagli occhi di una persona possiamo infatti dedurre cosa attira la sua attenzione, ma anche ciò che desidera o intende fare.
Chi poi non hai mai pensato allo sguardo come a una speciale e poderosa arma di seduzione? E quante persone, a tal proposito, sono scontente dell’aspetto dei propri occhi e dei segni del tempo che li circondano, dando quella spiacevole sensazione di stanchezza e poca grazia?
La blefaroplastica
La blefaroplastica – più comunemente nota come chirurgia estetica delle palpebre – è un intervento che ha proprio l’obiettivo di ripristinare l’armonia degli occhi, incidendo naturalmente su quella dell’intero volto. L’operazione è quindi finalizzata a ridurre e a eliminare la lassità cutanea a livello delle palpebre, ma anche ad asportare le ernie di grasso e i tessuti in eccesso presenti in basso (borse palpebrali), donando bellezza e proporzione al complesso palpebra-sopracciglio.
Si tratta, in buona sostanza, di ringiovanire le palpebre: quelle superiori, quelle inferiori o, eventualmente, entrambe (in questo caso, si parla di blefaroplastica completa). Il risultato è garantito: lo sguardo appare notevolmente più giovane e fresco, cosa che influenza in modo determinante l’impressione generale.
Sulla base di quanto spiegato, consegue che un bravo chirurgo plastico deve possedere tanta sensibilità e anche tanta competenza nella valutazione estetica degli occhi e dei tessuti limitrofi, al fine di garantire risultati ottimali e in linea con le aspettative del paziente.
Per il resto, l’occhio in sé (per cui si intende proprio il globo oculare) non ha espressività, né mai potrebbe averla; sono i tessuti periorbitari e, quindi, sostanzialmente le palpebre, a esprimere ogni singola emozione, così come l’aspetto rilassato o stanco, quello felice o triste ecc. Siete d’accordo?
Ora analizziamo per un momento i parametri di bellezza per quanto riguarda gli occhi: quali sono le peculiarità anatomiche chiamate in causa?
Se vi fermate un secondo a pensare, arriverete alla conclusione che, in genere, quando parliamo di occhi “belli”, ci riferiamo non solo al colore (le cui preferenze variano di persona in persona), ma alla cute nella palpebra superiore, che piace di aspetto liscio e uniforme, e all’aspetto del canto esterno (cioè l’unione esterna delle due palpebre), il quale dovrebbe essere più in alto di qualche millimetro rispetto a quello interno. In pratica, più la palpebra superiore è visibile, più gli occhi sembrano attraenti. La cute periorbitaria dovrebbe altresì essere liscia, senza le note borse adipose che rendono il volto stanco, come provato da una vita stressante.
Salutare la pesantezza e l’affaticamento ricorrendo alla blefaroplastica superiore
La blefaroplastica superiore può correggere e contribuire a ridurre l’età percepita del volto di una persona in maniera sostanziale.
Avere tanta pelle in eccesso nella zona della palpebra superiore, infatti, può comportare alcune sgradevoli conseguenze, tra cui:
– l’affaticamento visivo generato proprio dalla conformazione degli occhi;
– Il senso di pesantezza che può determinare molti e fastidiosi disturbi, come arrossamenti, lacrimazione sovrabbondante e apparentemente ingiustificata, oppure restringimento del campo visivo periorbitale, il che significa una ridotta capacità di vedere;
– la mancanza di superficie sufficiente per applicare il make-up, cosa a cui molte donne, come è naturale che sia, tengono molto.
Addio, inestetismi agli occhi! La blefaroplastica inferiore
La blefaroplastica inferiore (anche conosciuta come blefaroplastica trans-congiuntivale) è una procedura di chirurgia estetica studiata invece per correggere le anomalie delle palpebre inferiori, che si possono presentare in maniera isolata ma anche combinate tra loro, determinando inestetismi più o meno accentuati.
Avere pelle in eccesso nella zona palpebrale inferiore, infatti, in molti casi implica:
– avere borse agli occhi, associate ad abbondanza di grasso periorbitario;
– presentare rigonfiamenti delle palpebre;
– accusare un noioso senso di pesantezza.
Le cause che possono portare a questi sgradevoli effetti sono diverse, e vanno dalle ragioni di natura genetica, allo stile di vita, dalle esposizioni ambientali, ai danni al sole, tutte cose che possono prendere il sopravvento sulla pelle del viso e degli occhi, incedendo in maniera profonda sull’aspetto globale di una persona.
Blefaroplastica combinata
La chirurgia combinata delle palpebre superiori e inferiori può contribuire sensibilmente a ridurre la percezione dell’invecchiamento, ripristinando a livello locale una pelle molto più tonica e sana, sia al di sopra che al di sotto dell’area dell’occhio.
Per raffinare e ringiovanire ulteriormente l’aspetto del viso, nonché per ridurre i segni dell’età intorno agli occhi, esistono anche molte altre efficaci soluzioni: per esempio, le procedure di riduzione delle rughe, incluse iniezioni, riempimenti e opzioni di trattamenti laser, le quali possono risultare di ulteriore vantaggio andando ad “aggiustare” le rimanenti imperfezioni.
L’intervento di blefaroplastica
La blefaroplastica si effettua in regime ambulatoriale in anestesia locale.
L’intervento dura circa un’oretta, al termine del quale il paziente potrà tranquillamente andare a casa con un cerotto sottile, applicato solo sulla sutura.
La blefaroplastica inferiore, o trans-congiuntivale, permette – come detto – di eseguire un accesso al grasso da rimuovere dalla parte nascosta della palpebra, quella a contatto con il bulbo oculare, in modo da non creare cicatrici cutanee visibili ed escludere il rischio di complicanze.
Per quanto riguarda l’incisione, sulla palpebra superiore essa è posta a livello della piega dell’occhio, in modo da risultare del tutto invisibile a occhio aperto; inoltre, essa si estende leggermente a lato, sulla cute palpebrale. Nella palpebra inferiore l’incisione si trova invece subito sotto le ciglia, ma risulta comunque pressoché impercettibile.
Cosa comporta la degenza?
In realtà, la degenza non implica nulla di molto fastidioso e, certamente, niente di invalidante. Potranno esserci un po’ di edema ed ematomi per circa una decina di giorni, per cui consiglio sempre di utilizzare impacchi di ghiaccio sul volto per alcune ore dopo l’intervento, in modo da farli riassorbire più rapidamente.
Per gestire invece il gonfiore post-operatorio, occorre tenere la testa sollevata il più possibile e, per la notte, varrebbe la pena di dormire con due cuscini, ma solo per un corto periodo.
Inoltre, si dovrà seguire una breve terapia antibiotica.
Dopo circa cinque giorni, si rimuoveranno i punti, dopodiché si potrà riprendere tranquillamente a truccarsi.
Per ragioni molto ovvie, però, si dovrà evitare l’esposizione diretta al sole almeno per trenta giorni e, se possibile, trattare la zona circostante alle orbite con micro-massaggi drenanti.
A distanza di circa dieci mesi, l’esito cicatriziale sarà invisibile, poiché la cicatrice sottile e perlacea verrà nascosta dalle pieghe naturali della cute.
Quali sono pro e contro dell’intervento?
La blefaroplastica è uno degli interventi di ringiovanimento più richiesti in assoluto perché in grado, a fronte di piccole incisioni e di una brevissima convalescenza, di rinnovare in toto l’effetto complessivo dello sguardo. I contro, quindi, sono inesistenti.
La blefaroplastica è un intervento particolarmente doloroso, complicato o pericoloso?
Assolutamente no! La blefaroplastica – come avrete ben capito leggendo l’articolo – non è dolorosa né, tantomeno, pericolosa. Tuttavia, si tratta pur sempre di un intervento chirurgico che, in quanto tale, richiede un’ottima preparazione e competenza da parte di chi lo esegue, a cui va ad aggiungersi la necessità di ambienti idonei, confortevoli, sterili e igienizzati al meglio.
Quali pazienti possono sottoporsi a blefaroplastica?
Il target è davvero ampio e costituito perlopiù da donne e uomini a partire dai 35-40 anni, con gli occhi appesantiti da tessuti cadenti e in eccesso nella zona periorbitaria, ma non esclusivamente; infatti, non è del tutto corretto considerare questa procedura estetica un intervento “antiage“, in quanto possono ricorrervi pazienti anche più giovani che presentano antiestetici depositi di grasso sotto gli occhi, simili alle comuni borse. In questi casi, si può prendere in considerazione una blefaroplastica transcongiuntivale, cioè senza exeresi cutanea.
Come ci si prepara alla blefaroplastica?
Come per qualsiasi intervento, per sostenere la blefaroplastica sono necessari gli esami del sangue, l’elettrocardiogramma, la visita dall’anestesista e la radiografia del torace.
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